· 2025
Viviamo in un tempo segnato da crisi profonde e interconnesse: l’aumento vertiginoso delle disuguaglianze, la crisi ambientale e climatica, l’instabilità politica e l’insicurezza sociale. Mai come ora emerge con forza la necessità di ripensare radicalmente il nostro modello economico e politico. Ma cosa significa davvero costruire una società più giusta? E quali cambiamenti profondi sono indispensabili per realizzarla? Emanuele Felice affronta queste domande con rigore e passione civile, proponendo un’analisi accurata delle radici storiche e strutturali delle crisi che stiamo vivendo. Con uno stile lucido e argomentato, Felice esamina in modo critico i limiti dell’attuale sistema capitalistico, mostrando come le logiche di mercato abbiano progressivamente indebolito la coesione sociale, accentuato le disuguaglianze e reso precario il nostro stesso futuro. Attraverso una visione che unisce economia, storia e filosofia politica, Felice propone soluzioni innovative e concrete per un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo, fondato su equità, solidarietà e rispetto per l’ambiente. Un manifesto ambizioso e convincente che invita cittadini, economisti e politici a rimettere al centro il bene comune, ridisegnando l’economia e la politica per affrontare le grandi sfide del presente e costruire un futuro realmente equo. È tempo di ripensare radicalmente il capitalismo e la politica progressista. Un manifesto coraggioso e quanto mai necessario per ridisegnare il nostro modello economico e politico, ponendo al centro la giustizia, la sostenibilità e la solidarietà.
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· 2020
¿Existe una relación entre desarrollo económico y felicidad? En la historia humana, desde la aparición de los primeros homínidos hasta nuestros días, hay tres grandes revoluciones que son a la vez económicas y culturales y que cambiaron la forma en que producimos, pensamos y vivimos. Y cambiaron, también, el concepto de felicidad.Después de la revolución cognitiva, con la que nace el pensamiento simbólico y que permitió a las tribus de cazadores y recolectores lanzarse a la conquista del mundo, la revolución agrícola vio que la felicidad está más allá de los deseos y la vida terrenales. Con la revolución industrial esta parecía posible como resultado de políticas y acciones humanas. Hoy, en la «aldea global» se confrontan dos ideas de felicidad: una basada en el placer y la otra, ética. Parecen oponerse, pero no son irreconciliables y tal vez una síntesis sea posible.
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· 2007