· 2018
Il libro è pensato come sussidio per un corso semestrale di aramaico biblico. È suddiviso in dieci lezioni che introducono progressivamente nella grammatica di tale lingua. Ciascuna lezione è completata da un vocabolario di base e da esercizi. Gli esercizi riguardano alcuni versetti biblici, ripresi senza alcun cambiamento dal testo biblico (masoretico), che possono essere compresi e tradotti con le conoscenze acquisite fino a quel punto. Due lezioni complementari offrono alcune osservazioni sulla sintassi e degli esempi di altri testi aramaici (parole e frasi aramaiche del Nuovo Testamento, il Padre Nostro, un capitolo del Targum Onkelos, una lettera di Bar Kochba). Alla fine del libro è fornito un vocabolario completo con accenni sulla morfologia e l’etimologia delle singole parole. Il volume è frutto dell’insegnamento di aramaico biblico che l’Autore tiene presso lo Studium Biblicum Franciscanum a Gerusalemme da 15 anni. Si tratta, quindi, di un lavoro nato e sperimentato sul campo, anche con il contributo degli studenti, con le loro domande e osservazioni.
SECONDA EDIZIONE AGGIORNATA La più completa Guida di Terra Santa mai realizzata, strumento ufficiale della Custodia di Terra Santa, giunta già alla seconda edizione. Tutto quello che è necessario sapere su Israele, Palestina, Giordania, Sinai: – storia e religioni; – arte e archeologia; – teologia e spiritualità. Contiene: – i riferimenti biblici per ogni località (con più di 180 brani riportati integralmente); – 32 pagine a colori (con mappe delle città e piantine dei siti); – 245 luoghi descritti in 832 pagine; – gli orari di apertura dei siti; – informazioni sui mezzi di trasporto. Gli autori uniscono la loro competenza archeologica, biblica, storica e geografica alla passione per queste terre, amate e percorse di continuo, da soli o accompagnando gruppi di pellegrini. I loro preziosi consigli rendono l’esperienza del viaggio unica e indimenticabile.
· 2012
The function of the participle within the Hebrew tense system has considerably changed between biblical and postbiblical Hebrew. This investigation studies the participle in the Hebrew manuscripts from the Judaean Desert, its formation, its usage, and its meaning, compared with those in other Hebrew traditions and dialects, especially the language of the Hebrew Bible. The biblical Hebrew tense system continues to be used in the Scrolls, while there is a clear difference between the tense system of the Scrolls and that of mishnaic Hebrew. This fact allows us to draw conclusions in the field of language studies; but it also provides us with a piece of the puzzle in our understanding of the sociology and religion of the Qumran community. Die Funktion des Partizips innerhalb des hebräischen Tempussystems wandelte sich erheblich zwischen biblischem und nach-biblischem Hebräisch. Diese Studie untersucht das Partizip in den hebräischen Handschriften aus der judäischen Wüste, seine Bildung, seine Verwendung und seine Bedeutung, im Vergleich mit anderen hebräischen Traditionen und Dialekten, vor allem der Sprache der hebräischen Bibel. Das biblisch-hebräische Tempussystem findet seine Fortsetzung in diesen Handschriften, während es einen klaren Unterschied zwischen deren Tempussystem und dem des mischnischen Hebräisch gibt. Diese Tatsache erlaubt Rückschlüsse im Bereich der Sprachwissenschaft, sie liefert aber auch einen Mosaikstein in unserem Verständnis von Gesellschaft und Religion der Qumran-Gemeinschaft.
Il titolo di questa miscellanea, En pāsē grammatikē kai sophiā, “in ogni scrittura e sapienza”, dedicata al prof. Alviero Niccacci ofm, in occasione del suo 70esimo compleanno, vuol sottolineare i due campi di studi ai quali il festeggiato ha contribuito maggiormente: la grammatica, ossia la linguistica testuale ebraica, e la sapienza, ossia i libri sapienziali vetero-testamentari. I ventuno contributi qui raccolti si concentrano principalmente sul primo di questi campi. Si distinguono per una notevole varietà, ma il fattore che li unisce tutti è l’interesse, o meglio la passione, per la Bibbia ebraica e per la lingua ebraica, insieme alla stima per il festeggiato.
A più di sessant'anni dai primi ritrovamenti, la vicenda di Qumran continua ad appassionare: molti sono ancora i misteri sull'origine dei manoscritti del Mar Morto e sulla presenza della setta ebraica degli Esseni. Gli Autori delineano gli aspetti salienti del sito archeologico di Qumran, evidenziando possibili sviluppi e nodi problematici. Con contributi di: G. Claudio Bottini, Gregor Geiger, Frédéric Manns, Massimo Pazzini, Michele Piccirillo (francescani e docenti presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia).
Die Beiträge dieser Festschrift zu Ehren des 70. Geburtstags von Prof. Dr. Franz X. Sedlmeier befassen sich mit den Schriften der Hebräischen Bibel, die auch Schwerpunkte des Geehrten sind: Die Bücher Ezechiel und Hosea sowie die Psalmen. Langjährige Weggefährten, Kolleginnen und Kollegen sowie Schülerinnen und Schüler berichten aus ihrer "exegetischen Werkstatt", auf dem gemeinsamen Weg zu einem tieferen Verstehen der Schrift.
· 2025
La scoperta dei testi di Qumran e di altri siti del Deserto di Giuda ha contribuito enormemente alla conoscenza dell’am- biente in cui sono stati creati i testi vetero-testamentari tardivi e del Nuovo Testamento. Quelli di Qumran comprendono frammenti di circa 900 manoscritti, in gran parte molto lacunosi. Per circa un terzo si tratta di manoscritti biblici, per un altro terzo di testi composti da una “setta” ebrea (probabilmente gli Esseni), mentre i restanti sono scritti religiosi di varia provenienza. Quelli scoperti in altri siti del Deserto di Giuda sono invece più eterogenei. Rispecchiano per lo più la vita quotidiana o la vita in tempi di rivolta. Questo dizionario essenziale consente l’accesso ai testi a chi ha una conoscenza elementare di dette lingue. Contiene il vocabolario completo, inclusi i nomi propri e le abbreviazioni, di tutti i testi pubblicati non biblici – ebraici, aramaici, nabatei, greci e cristiano-palestinesi. Il dizionario è diviso in tre parti: ebraico, aramaico (compresi il nabateo e l’aramaico cristiano-palestinese) e greco. In aggiunta ai singoli lemmi e alla loro traduzione italiana, include rimandi all’uso delle parole nella Bibbia e in testi ebraici e aramaici post-biblici. Questi rimandi potranno servire sia come aiuto per la lettura dei manoscritti non vocalizzati sia per la ricerca di ulteriori informazioni sulle singole parole.
· 2020
Die Handschriften aus der Judäischen Wüste sind eine wichtige Quelle für die ausgehende biblische Zeit. In diesem Band sind erstmals in deutscher Übersetzung die nicht-biblischen Texte vereint, die nicht aus Qumran stammen. Im Gegensatz zu den Qumran-Texten stammen diese Texte nicht von einer religiösen Sondergruppe, sondern aus dem Alltagsleben oder dem Leben während eines Aufstands. Die meisten Manuskripte entstanden in der Zeit von etwa 50 – 135 n.Chr., der Zeit der beiden Jüdischen Aufstände und der Abfassung des Neuen Testaments, die anderen aus der vorexilischen bis zur islamischen Zeit. Sie sind auf Hebräisch, Aramäisch, Nabatäisch, Griechisch, Lateinisch und Arabisch geschrieben. Die Übersetzung macht die Texte denen zugänglich, denen es die Originale nicht sind. Die nah am Original gehaltene Übersetzung soll denjenigen, die über Grundkenntnisse der jeweiligen Sprache verfügen, den Zugang zum Text erleichtern. Einführungen in die verwendeten Sprachen, die benutzten Formulare, einzelne Dokumentengruppen, die belegten Datierungssysteme, die Personen- und Ortsnamen sowie in Münzen und Maße erschließen die Texte.
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