Vincenzo Fasolo ci ha lasciato una ricca produzione di litografie che rispecchia perfettamente l’eclettica figura del suo autore: la sua formazione, la sua ricerca accademica e il suo spirito creativo e visionario. I soggetti sono caratterizzati da una comune poetica e dal proporsi come personali rivisitazioni di scorci urbani e episodi architettonici più o meno noti. Con questo contributo si vuole proporre uno strumento di supporto a quattro diversi livelli di lettura: quello del disegno, quello della storia dell’architettura, quello tecnico-esecutivo e quello più squisitamente artistico. | The extensive collection of lithographs left by Vincenzo Fasolo mirror his eclectic personality to perfection: his training, academic research and creative and visionary spirit. The poetics shared by his subjects are personal re-elaborations of urban scenes and more or less well-known architectures. This article will provide a tool to interpret Fasolo’s work from four different viewpoints: drawing, history of architecture, technique and execution, and a purely artistic approach.
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· 2019
Mario Docci, Carlo Bianchini Editoriale/Editorial Alberto Campo Baeza Tempus fugit, disegnare nell'aria. Sul divenire del tempo e delle nuove tecniche nel disegno e nella comunicazione nell'Architettura Tempus fugit, drawing in the air. On the passing of time and new techniques in drawing and communication in Architecture Anna Aletta L'immagine dinamizzata: strategie compositive e illusionistiche di stampe ottiche, trasparenti, prospettive ripiegate Dynamised images: compositional and illusory strategies of optical prints, transparencies, and folded views Orazio Carpenzano Il disegno per l'architettura del progetto urbano. Dall'esperienza intramoenia per il PRP di Chioggia Drawing as a means for the urban project. The in-house experience for the Chioggia Port Development Plan Pilar Chías, Tomás Abad Dalla silografia alla fotografia: immagini a stampa del Monastero di San Lorenzo dell'Escorial nell'Ottocento From woodcuts to photography: printed images of the Monastery of St. Lawrence of the Escurial in the nineteenth century Marco Fasolo, Riccardo Migliari Decio Gioseffi e La Prospettiva come “forma simbolica” Decio Gioseffi and Perspective as ‘symbolic form' Filippo Lambertucci Alfredo Lambertucci: disegnare per costruire Alfredo Lambertucci: drawing to build Sandro Parrinello, Raffaella De Marco Dal rilievo al modello: la trasposizione grafica dell'evento sismico From survey to the model: the graphic transposition of an earthquake Amparo Bernal López-Sanvicente, Ignacio Camarero Julián Riflessioni di Eisenman sull'autonomia del modello come oggetto architettonico Eisenman reflecting on the independence of the model as an architectural object Attualità/Events Libri/Books
Nel decennale della morte di Decio Gioseffi desideriamo ricordare la coraggiosa battaglia che, ancora giovane, egli intraprese per emendare il saggio di Erwin Panofsky su La Prospettiva come “forma simbolica”, dagli equivoci che tutt’ora condizionano la Prospettiva. Il decorso del tempo ha introdotto alcuni elementi nuovi nella nota querelle Gioseffi vs Panofsky. Si tratta degli esiti di alcune ricerche recenti sulla veduta vincolata e sulla pittura quadraturista, e di un clima culturale che oggi è più disponibile a conciliare la lettura storico artistica del saggio con quella scientifica.
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