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  • Book cover of Jack Frusciante Has Left the Band
    Enrico Brizzi

     · 1997

    The portrait of a modern Italian rebel. He is Alex, a 16-year-old from a middle-class family whose rebellion comprises riding a bicycle instead of a car. Otherwise he is a regular guy, drinks, chases girls and does the least work possible. He falls in love with Aidi, but she leaves for America.

  • Book cover of Bastogne
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    La vie d'Ermanno Claypool, Raimundo Blanco et Dietrich Lassalle, trois jeunes voyous niçois unis par leur haine de la société bien-pensante, semblait devoir s'écouler sans encombre, entre joints à volonté, lignes de coke, martinis avec ou sans olive, sex and sun et rock'n roll. Mais, un jour de septembre 1983, le retour en ville de Cousin Jerry marque le début d'une guerre sans quartier contre tous ces " travailleurs " qui se prennent un peu trop au sérieux. Sur un rythme syncopé, la bande des quatre se jette dans un tourbillon de défonce hallucinée, une escalade de violence sans fin : chevauchant vespa spécial et harley davidson, les selles en fausse peau de dalmatien bourrées de haschisch, ils sèment la terreur partout où ils débarquent. Cette histoire d'amitié et de trahison, qui surgit sur la page comme une bande dessinée ironique et amère, déflagrant tout sur son passage, confirme le talent du jeune Bolonais.

  • Book cover of La leggenda di Anita
    Enrico Brizzi

     · 2024

    Impero del Brasile, prima metà dell’Ottocento. Nella cittadina di Laguna, popolata da un pugno di ricchi proprietari, una schiera di pionieri e una massa di diseredati, una bambina sogna. Si chiama Ana Maria Ribeiro, è vivace e coraggiosa, vuole seguire suo padre attraverso le montagne coperte di foresta, verso l’altipiano dove per l’intera stagione si accompagnano le mandrie al pascolo. Però questo non è un sogno adatto a una brava ragazza, soprattutto se, come Anita, è una figlia del popolo a cui è impossibile perfino andare a scuola. Costretta a sposarsi giovanissima, Anita mette da parte i desideri, ma non li dimentica, né spegne il suo senso di giustizia: perché qualcuno nasce ricco, qualcun altro stenta tutta la vita, e altri ancora si ritrovano venduti come schiavi? Idee nuove si fanno largo con forza e il fuoco della rivoluzione arriva anche a Laguna. Poi, una notte diversa da tutte le altre, il destino spinge contro la costa la nave di un giovane combattente arrivato da lontano, Giuseppe Garibaldi. La vicenda umana di Anita ha molto di leggendario: incarna la forza irresistibile che ha spinto al cambiamento i popoli di mezzo mondo. Ma a lungo la sua figura è stata messa in ombra da quella ben più celebrata del suo compagno d’amore e di lotta, e adattata a una narrazione che attribuisce l’eroismo a una sola parte. Questo libro racconta con stile caldo e coinvolgente ciò che i libri di storia hanno sempre taciuto: l’infanzia e la giovinezza di Anita, il suo spirito ribelle, l’intelligenza unita alla voglia di riscatto. L’autore evoca la giovane sognatrice e l’adolescente rivoluzionaria, la segue nel suo tumultuoso destino di madre e combattente, e la racconta come parte di una grande storia personale e universale. Anita si trasforma a un tempo in un modello per le ragazze di oggi e in un’amica della quale contemplare un’antica fotografia, una donna straordinaria capace di unire popoli e mondi in nome della libertà.

  • Book cover of Di furore e lealtà. La mia vita raccontata a Enrico Brizzi
  • Book cover of La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco
    Enrico Brizzi

     · 2013

    Sette 'epoche' per raccontare la lenta metamorfosi di Bologna. O sette romanzetti brevi per rendere epica, con una certa ironia, la vita. Bologna è il paese delle meraviglie che alla fine ritrova se stesso: anche se non c'è più l'incanto delle epoche magiche, resta l'eco delle canzoni di Vasco.Edmondo Berselli, "la Repubblica"«Se voglio raccontare cos'è Bologna per noi che ci siamo cresciuti, devo tornare all'ombra protettiva del lungo portico ai piedi dei colli che ho conosciuto da bambino, quando anche Vasco e Bologna erano più giovani. Allora i nomi e i cognomi fioriranno sulla carta nell'esatto ordine di apparizione che hanno avuto in questa storia.»Enrico Brizzi racconta Bologna, i suoi principi, i suoi re, i suoi anni. Quelli del disimpegno di massa, del rock, del calcio, quelli rabbiosi di Vita spericolata, sospesa fra Baudelaire, Boccaccio e il bar all'angolo. E poi gli anni della scrittura, quell'epoca inattesa in cui poteva capitare di tutto, mentre un'irripetibile Bologna cresceva e si consumava. Gaudente e un po' matrona.

  • Book cover of La vita quotidiana in Italia ai tempi del Silvio
    Enrico Brizzi

     · 2014

    Ancora un attimo prima che accadesse, sembrava impossibile. Invece è successo. Se non sono miracoli questi, di cosa mai sapremo ancora provare meraviglia? «Quando il Silvio, raccontatore di miracoli impareggiabile, si affacciò sulla scena politica, ancora si ripeteva in giro che la televisione era lo specchio della società. Era un'interpretazione ormai inadeguata: presto la società italiana sarebbe entrata dentro quello strano specchio, tutta intera come Alice e, come lei, sarebbe partita per il viaggio più colorato e spaventoso della propria Storia.» Enrico Brizzi racconta con ironia l'Italia dagli anni Ottanta a oggi. Nell'agra commedia nazionale c'è posto per passioni e amicizie, Pertini e Supergulp, Berlinguer e Drive in, gli anni del Pentapartito e lo strano destino di un narratore esordiente. E poi il Silvio, l'ascesa al potere, i pubblici scandali, la fine del mito. La Prima e la Seconda Repubblica del nostro Paese sempre in attesa di un'altra primavera.

  • Book cover of La legge della giungla
    Enrico Brizzi

     · 2012

    Sul cartone giallo erano state tracciate le verdi parole della Legge: «Il lupetto pensa agli altri come a se stesso. Il lupetto vive con lealtà e con gioia assieme al branco». Era composta da questi soli due articoli e, pur di ricevere anch'io la mia divisa, mi sentivo già pronto a sottoscriverli col sangue.L'infanzia trascorsa a Bologna nello stabile centrale del lotto Iacipì, sotto l'ala protettiva di una nonna cattolicissima, una combriccola di zii comunisti e due genitori insegnanti, convinti che la società italiana sia conformista e superficiale; un matrimonio a quattro anni con Sissi la Piagnona e giochi all'aperto turbolenti e scalmanati; anni divertenti, senza dubbio, ma fuori dal cortile ci sono troppi pericoli.È per questo che il narratore viene catapultato nell'avventuroso mondo inventato da Baden-Powell, in compagnia di Akela, Bagheera, Balù e un intero branco di nuovi amici: dopo La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco e La vita quotidiana in Italia ai tempi del Silvio, è la volta della vita quotidiana al tempo dei lupetti, fra uscite all'aria aperta, scoperte e promesse non sempre facili da mantenere.

  • Book cover of Jack Frusciante ha dejado el grupo
    Enrico Brizzi

     · 2022

    ¿Por qué Jack Frusciante, guitarrista de los Red Hot Chili Peppers, ha dejado el grupo? Estaban consiguiendo éxito, dinero, fama... ¿Por qué ha renunciado a todo lo que atrae a los demás? El «viejo Alex», el diecisieteañero que protagoniza esta novela, lo entiende perfectamente: él mismo está distanciándose de su previsible futuro, empezando por su familia (siempre ahí, inmóviles ante el televisor). Alex vive en Bolonia, estudia (poco y mal), va en bici (rápido como el viento), sale con sus amigos (compartiendo bebidas y bullicio) y, por encima de todo, está enamoradísimo («cuatro meses sin besos ni sexo») de Aidi, que va a marcharse a otro país. Jack Frusciante ha dejado el grupo es el éxito editorial italiano que se convirtió en el libro clave de una generación. Con más de un millón de ejemplares vendidos, conquistó simultáneamente a la crítica (que apodó a Enrico Brizzi «el Salinger de Bolonia») y los lectores, se publicó en una veintena de idiomas, ganó múltiples premios literarios e inspiró una película. Cita de reseña crítica: «El título de esta historia, escrita en un lenguaje fresco e imaginativo, salpicada de humor y de canciones de grupos punk y rock, hace referencia al guitarrista de los Red Hot Chili Peppers [John Frusciante], que renunció a su puesto en la banda cuando esta llegaba a su mejor momento porque sentía que todo era demasiado estresante (...), un paralelismo con lo que le sucede al protagonista, que también abandona un mundo en el que se sentía a gusto». EL PAÍS

  • Book cover of Tre ragazzi immaginari